
Pioppini (Agrocybe Aegerita)
Saporiti e croccanti
Profilo botanico
L’Agrocybe Aegerita, comunemente noto come Pioppino, è un fungo saprofita che cresce spontaneamente alla base di pioppi e salici, da cui prende il nome. Appartiene alla famiglia delle Strophariaceae ed è noto fin dall’antichità in tutto il bacino mediterraneo.
Si distingue per il cappello marrone scuro o nocciola, convesso da giovane e più aperto a maturità, e il gambo bianco, allungato e fibroso. Le lamelle sono fitte, inizialmente chiare, poi più scure col tempo. La carne è soda, fragrante e profumata, dal gusto deciso e persistente.
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Proprietà nutrizionali e benefici
L’Agrocybe Aegerita è ricco di nutrienti e principi attivi benefici, pur restando leggero e facilmente digeribile:
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Contiene proteine vegetali di buona qualità
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Ottima fonte di potassio, fosforo, ferro e magnesio
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Vitamine del gruppo B (B1, B2, B3)
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Antiossidanti naturali, come polifenoli e flavonoidi
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Buona presenza di betaglucani ad azione immunostimolante
Grazie alla sua composizione, può contribuire a:
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Sostenere la salute cardiovascolare
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Migliorare l’ossigenazione cellulare
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Rinforzare il sistema immunitario
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Apportare energia senza appesantire
È inoltre privo di colesterolo e a basso contenuto calorico.
Resistenza alla cottura
Il pioppino ha una consistenza soda e un sapore ricco, che resiste molto bene alla cottura. La parte superiore è tenera, mentre il gambo è più coriaceo e viene spesso tritato finemente o usato per brodi.
Modalità consigliate:
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Trifolato con aglio e prezzemolo
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Saltato in padella con vino bianco o fondo vegetale
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Stufato lentamente con cipolla o porri
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In umido, come contorno o base per sughi
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Ottimo anche in forno, abbinato a verdure
Con cotture dolci mantiene tutto il suo aroma e non perde struttura.
Uso in cucina
L’Agrocybe aegerita è un fungo molto apprezzato nella cucina tradizionale italiana. Il suo profumo intenso e il sapore terroso lo rendono perfetto per piatti robusti ma raffinati.
Si abbina bene a:
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Pasta fatta in casa o risotti rustici
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Uova, torte salate e sformati
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Carni bianche o rosse a cottura lenta
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Polenta morbida, crostoni e bruschette
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Contorni autunnali con zucca, cavolo nero, patate
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Fondi per sughi di selvaggina o legumi
È uno dei funghi ideali per esaltare la stagionalità in cucina, anche con pochi ingredienti.
Conservazione e lavorazione
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Conservare in frigorifero (2–6 °C), in contenitore traspirante
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Si conserva per 5–7 giorni se integro e asciutto
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Non lavarlo sotto acqua corrente: preferire spazzolino o panno umido
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Il gambo può essere separato, tritato e usato per soffritti o brodi
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Si può congelare dopo la cottura, meglio se trifolato
Note di interesse
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Diffusissimo in Italia centrale e meridionale anche in forma spontanea
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È considerato un fungo “gastronomico”, per il suo profumo riconoscibile e la versatilità in cucina
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Noto per essere uno dei funghi più adatti alla coltivazione artigianale, anche su substrati naturali come legno di pioppo, faggio o paglia